• Viaggio in Australia con la famiglia: il racconto

Data pubblicazione: 08 gen 2021 - Categoria: Senza categoria

Un viaggio in Australia con la famiglia è un’esperienza che va ad incrementare il bagaglio personale di ogni viaggiatore: passo

quindi la parola a Martina che vi racconterà il suo cammino.

Il racconto del nostro on the road in Australia parla di un’esperienza incredibile che ha contribuito a far crescere i nostri figli come nessun libro avrebbe potuto fare. Si tratta di un viaggio on the road da Sydney a Brisbane durante il quale le nostre giornate sono scorse lentamente riempiendo il nostro cuore emozioni forti.

Arrivo in Australia, la guida, il noleggio

Requisiti fondamentali per guidare in Australia:

  • patente di guida valida nel paese di residenza;
  • carta di credito come garanzia intestata al titolare della patente nonché guidatore;
  •  passaporto come documento d’identità;
  • patente internazionale da richiedere nel proprio paese prima dell’arrivo in Australia.

In Australia la guida è a sinistra quindi dovete fare l’abitudine a tenere il lato sinistro della strada: all’inizio vi sembrerà impossibile guidare e abituarvi a questa dinamica, ma vi garantisco che dopo qualche chilometro vi sembrerà molto più fattibile. Il traffico anziché ostacolare vi aiuta a seguire i segnali stradali, così che dopo qualche chilometro vi pentirete di esservi così preoccupati prima del tempo.

Reputo fondamentale prenotare l’auto a noleggio prima del vostro arrivo: per fortuna Elena aveva organizzato il ritiro della macchina poiché dopo un volo lungo e un viaggio infinito sarebbe stato impossibile occuparsi anche di questo.

Giorno 1: alla scoperta di Sydney con la famiglia

Dedicare più giorni alla scoperta di Sydney con la famiglia è stata un’ottima idea viste le attività che si possono fare in questa meravigliosa città.

Durante un viaggio in Australia con la famiglia è impensabile non trascorrere giorni in una delle città più belle che abbia mai visto.

Appena arrivati siamo andati in hotel solo per posare le valige tale era la frenesia di godersi subito l’aria australiana: sono bastati pochi minuti per restare impressionati dall’hotel https://gracehotel.com.au/ visto che sia la struttura che la nostra camera sono state al di sopra di ogni aspettativa.

Nonostante la stanchezza non abbiamo resistito: siamo corsi in strada a vivere Sydney nonostante avessimo soltanto mezza giornata a disposizione.

Sydney Tower

La vista da questo edificio è qualcosa di emozionante poiché non è cosa da tutti i giorni vedere dall’alto una città interamente affacciata sul mare con grattacieli da ricordare New York e zone verdi da sembrare una foresta tropicale. I bambini erano elettrizzati nonostante fossero impressionati dall’altezza.

Opera House

E’ sicuramente una delle attrazioni più famose: le vele bianche di Sydney (così le chiamano i miei figli) sono conosciute da grandi e piccini in ogni zona del mondo.

È davvero emozionante ammirare il contrasto tra queste vele che compongono l’architettura esterna e l’azzurro del mare e del cielo. Consiglio una visita guidata al suo interno, che permette di assistere alle prove di uno degli spettacoli in programma. La prenotazione online è obbligatoria: acquistando il biglietto avete l’opportunità di visitare la struttura con una guida e di seguire il suo racconto attraverso delle cuffie. Vengono accettati voucher sia elettronici che cartacei, ma è fondamentale presentarsi con scarpe molto comode visto che durante la visita  salirete ben 200 scalini.

Darling Harbour con la famiglia

Darlin Harbour è un altro must che non può assolutamente mancare durante una visita a Sydney.
Questa stretta insenatura è raggiungibile sia a piedi che in traghetto ed è qui che si trovano i migliori ristoranti di pesce della città ,numerosi bar e locali notturni. Merita una visita anche l’Hard Rock Cafè con il relativo negozio, soprattutto se avete due bambini appassionati come i miei. Ci sono inoltre numerosi musei e attrazioni: Australian National Maritime Museum,
il Wild Life Sydney Zoo con la fauna nativa australiana, Madame Tussauds Sydney e l’acquario Sea Life Sydney.

Giorno 2: le nostra avventure in famiglia a Sydney

Durante questa giornata Elena ci ha organizzato un paio di sorprese che non potevamo immaginare.

1: La scalata del Ponte di Sydney in famiglia

Questa scalata è assolutamente da consigliare se i vostri bambini non sono troppo piccoli poiché inizierete a salire dalla base Bridgeclimb situata in Cumberland Street: da qui aggrappandovi alla base di arrampicata  sotto la Bradfield Highway, camminerete sulle passerelle fino a raggiungere il pilone sud-est. Qui salirete fino all’inizio dell’arco superiore, circondato dal ronzio e dal brusio del traffico di Sydney, continuerete  lungo l’arco esterno del ponte sul lato del Teatro dell’Opera finché non raggiungerete la cima. Non credevo che quest’esperienza potesse essere così emozionante, ma invece ve la consiglio vivamente visto che non è un’attrazione che potete facilmente trovare in altre zone.

2: Cocktail Cruise

La seconda sorpresa che Elena ci ha organizzato è la Cocktail Cruise ovvero una crociera dal Darling Harbour alle ore 17 con arrivo alle 18:30. Navigare nella baia sorseggiando un buon bicchiere di vino perdendosi nelle luci di Sydney, è un ottimo modo per terminare un pomeriggio in famiglia.

Giorno 3 : La nostra giornata all’esplorazione di Sydney

Il nostro diario di viaggio continua con l’esplorazione di Sydney in famiglia: questa città ci ha dato l’opportunità di conciliare gli interessi di noi adulti con quelli dei nostri figli. Sydney è uno di quei luoghi che rimane nel cuore perché rappresenta il sogno oltre oceano che molti di noi hanno.

La Baia del traghetto

Prendere un traghetto e ritrovarsi dopo qualche decina di minuti su una spiaggia paradisiaca non è utopia: Sydney non è solo grattacieli e vie dello shopping, questa città è mille luoghi in uno soltanto.
A Circular Quay esistono numerose linee di traghetti che consentono di raggiungere la maggior parte delle isole e delle spiagge della città , prima tra tutte quella di Manly -che io ho adorato-, dall’atmosfera rilassata e tranquilla, amata da hippie, da surfer e da chiunque desideri staccare dal caos della città.
Tutte le volte che ne avevo l’occasione preferivo sempre il battello agli altri mezzi, forse è un po’ più lento ma permette di stare all’aria aperta e godersi il panorama della baia.

The Rocks

È il quartiere più antico di Sydney, ma anche il mio preferito: passeggiando in queste vie l’atmosfera è più simile a quella del Vecchio Continente. Qui infatti sono arrivati  i primi europei nel 1788, come testimonia il First Fleet Park. Consiglio una sosta in questa zona anche per gli ottimi ristoranti italiani e il museo storico.

ROYAL BOTANIC GARDENS

Questi enormi giardini botanici costituiscono la più antica istituzione scientifica in Australia. L’ingresso è gratuito, si può scegliere se passeggiare tranquillamente, muoversi in bicicletta o seguire uno dei tour organizzati.

4 giorno: Inizia viaggio on the road con la famiglia in Australia

E’ proprio da Sydney che parte il viaggio on the road con la famiglia che ho sempre sognato. Come tutti gli on the road che si rispettino, anche il nostro ha toccato numerose tappe: i nostri bagagli sono sempre stati in movimento, ma sempre pronti per essere riempiti con dei ricordi sensazionali.

La nostra prima tappa  è stata Hunter Valley: con poco più di 2 ore on the road siamo passati ad un continente completamente diverso dove i protagonisti non erano più gli edifici e le baie bensì dei vigneti a perdita d’occhio.

5 giorno Hunter valley: le attività in famiglia

Durante questo viaggio on the road in famiglia molte escursioni erano già incluse nel nostro itinerario in modo tale che non dovessimo perder tempo nelle varie ricerche e prenotazioni.

Volo in mongolfiera

Il nostro volo in mongolfiera nella Hunter Valley è iniziato all’alba ed ha avuto come protagoniste le pittoresche regioni vinicole della zona. Il volo dura circa un’ora a fine del quale potrete gustarvi una tazza di caffè/tè prima di essere riaccompagnati in hotel. Non so descrivervi il panorama che è possibile godere da lassù: la gratitudine che ho provato sorvolando queste regioni è stata forte e l’emozione nel vedere i miei figli così felici non è stata da meno.

La seconda attività della giornata è stata la degustazione del vino nell’Hunter Valley.

Questo tour giornaliero prevede oltre al giro completo dei vigneti anche un’esperienza di come viene effettivamente prodotto il vino … dalla vigna alla bottiglia! La Hunter Valley Wine School inizia tutti i giorni alle 9:00 ed è un tutorial informale di educazione al vino. A fine giornata viene rilasciato persino un certificato in merito, a testimonianza della giornata di formazione che avete frequentato.

Elena ci ha regalato due momenti così diversi tra loro, ma così emozionanti che hanno reso questa giornata non solo meravigliosa, ma anche perfetta per tutto il gruppo. Quando pensavo che le sue sorprese fossero finite (per la giornata), abbiamo raggiunto l’hotel Crowne Plaza    e  in camera abbiamo trovato una nostra foto con una sua dedica. Con il cuore colmo di gratitudine abbiamo fatto un tuffo in piscina prima di andare a cena.

Giorno 6: on the road destinazione Port Stephens

Il trasferimento di oggi prevedeva una distanza da percorrere di circa due ore e mezzo: l’on the road a Port Stephens ha permesso di attraversare dei paesini così caratteristici da farci fermare ogni centro urbano che incontravamo. Se non avessimo avuto un’attività programmata nel pomeriggio la nostra Australia in famiglia si sarebbe trasformata in una gita tra piccole realtà locali.

L’escursione di oggi però non poteva assolutamente mancare in un on the road in famiglia con bambini: vedere i delfini  è stata un’esperienza indimenticabile, una di quelle cose che non dimenticheremo.

Dopo un’altra incredibile giornata di emozioni, anche stasera il rientro in hotel ha riservato una sorpresa a dir poco stupefacente: la vista dall’ Anchorage Port Stephens è il giusto epilogo di un giorno indimenticabile.

giorno 7 : on the road da Port Stephen a Port Macquarie

Anche oggi il nostro viaggio in famiglia in Australia ci ha portato a percorrere circa 250 km a nord per scoprire un altro pezzetto di questa incredibile terra.

Una volta raggiunto il molo di Port Macquarie  i bambini sono rimasti molto colpiti dalle rocce colorate che si possono ammirare: hanno iniziato a correre e a fare un gioco sull’abbinamento dei vari colori ai frutti.

Io e mio marito invece ci siamo goduti il romanticismo del faro e dell’intera costa, cercando di immortalare nel nostro cuore quella sensazione di pace che stavamo provando. Passeggiare in queste zone costiere è davvero magico poiché se da una parte sembra che tutto si sia fermato, dall’altra il rumore dell’Oceano tende a ricordare quanto sia maestosa ed imprevedibile la natura australiana.

Dopo un’oretta dal nostro arrivo ci siamo imbattuti in uno di quegli incontri che speri di fare il prima possibile quando programmi un viaggio in famiglia in Australia: abbiamo visto infatti il nostro primo koala.

Che emozione! Non credevo fosse così emozionante anche per noi adulti, anzi a dir la verità, forse lo stupore era più nostro che dei piccoli esploratori. Mentre noi infatti cercavamo di immortalare il koala, loro erano già in costume pronti a fare un bel tuffo in mare.

Giorno 8 e 9 Port Macquarie – Coffs Harbour

Nel nostro road trip in Australia non potevamo non raggiungere questa cittadina del South New Galles.

Abbiamo deciso con Elena che in questa zona era meglio fermarsi un paio di giorni, vista comunque la stanchezza che comporta un viaggio on the road con la famiglia e visto anche che qui potevamo goderci qualche momento di relax.

A Coffs Harbour si ha la percezione di vivere senza tempo: le giornate scorrono lentamente in totale libertà, come se il mondo avesse creato questo angolo di paradiso per evadere da ogni forma di obbligo. E’ in questa zona, poco prima di andare in spiaggia, che abbiamo incontrato i nostri primi canguri. Ho sempre immaginato che questi simpatici animali si sentissero minati dalla presenza dell’essere umano, invece sono talmente convinti del loro essere nel posto giusto che sembra quasi che sia la natura ad appartenere loro. Qui noi siamo ospiti e loro i padroni indiscussi. Ne abbiamo visti di tutte le dimensioni: dai più piccoli a quelli più “muscolosi” e devo dire che sono veramente bellissimi, come li abbiamo sempre immaginati.

Giorno 10 – 11- 12: Il paradiso di Byron Bay

Eccoci finalmente arrivati nel posto più bello che abbiamo mai visto in Australia: Byron Bay ci ha letteralmente stregato e siamo davvero contenti di aver trascorso qui tre giorni pieni.

Appena siamo arrivati il benvenuto ci è stato dato da tre balene che abbiamo avvistato davanti al faro: erano abbastanza lontane, ma non per questo meno affascinanti. Le regine del mare sono venute a porci il loro saluto e i bambini erano letteralmente impazziti.

Byron Bay è una cittadina tranquilla dall’animo Hippie, i panorami sono mozzafiato e ogni attività sembra che sia studiata per non farti mai andare via da questo angolo di paradiso. Sono molte le attività che si possono fare anche se vi consiglio di lasciarvi comunque un giorno di puro relax.

La mattina seguente al nostro arrivo Elena ci aveva consigliato di provare a fare surf tutti assieme: non ero molto convinta della sua scelta quindi avevo deciso di non includere alcuna attività in merito. Ovviamente me ne sono pentita e dopo una colazione passata a giustificarmi con il resto della famiglia, ho ceduto e sono andata a procurare l’attrezzatura per tutta la famiglia.

Dopo un paio di ore passate in acqua io e mio marito eravamo davvero esausti così abbiamo deciso di rilassarci un po’ in spiaggia prima di portare i bambini in uno dei numerosi playground che ci sono qui.

Il giorno successivo avevamo in programma il kayak con i delfini: dopo l’esperienza del surf, sono stata felice che Elena avesse inserito questa escursione nel programma nonostante il mio scetticismo.

L’escursione è partita da Clarkes Beach per poi raggiungere Cape Byron, il punto più orientale dell’Australia. I delfini li abbiamo incontrati a Watego Beach, ovvero la spiaggia dove ci siamo fermati per bere un tè freddo e per ammirare questi incredibili animali. Non dimenticatevi la protezione solare come ho fatto io, perché altrimenti arriverete in albergo rossi come peperoni e anziché dormire passerete tutta la notte insonne.

L’hotel che ci ha ospitato in questi tre giorni è a dir poco bellissimo: Elena ci aveva consigliato questa struttura,  per la posizione, per lo splendido giardino in cui è sito e per la meravigliosa  piscina al suo esterno (Byron at Byron Resort 5*)

giorno 13 : On the road in famiglia tra Byron Bay e Brisbane

Eccoci arrivati all’ultima tappa di questo incredibile viaggio on the road in Australia. L’ultima tappa del nostro viaggio è stata Brisbane  ovvero la capitale del Queensland che a differenza di Sydney, Adelaide, Melbourne e Perth non sorge sulla spiaggia, ma nelle zona delle mangrovie. Questo secondo me è ciò che la rende meno affascinante delle altre: una volta che ti sei abituato a queste città direttamente sul mare è difficile tornare indietro.

Il nostro viaggio in famiglia a Brisbane seppur la nostra permanenza non sia stata superiore alle 24 ore è stato caratterizzato da un giro in centro per comprare qualche souvenir da portare a parenti e amici. Dopo tutte le meraviglie che abbiamo visto durante questo on the road, è come se avessimo bisogno di riordinare tutti i nostri ricordi prima del volo intercontinentale.

Ciò che più mi ha colpito di questo on the road è senza dubbio il senso di libertà che abbiamo provato: le nostre giornate, seppur organizzate (Elena in questo è stata la nostra più grande risorsa) mantenevano uno spirito libero, senza orari, senza imposizioni. Tutto è stato vissuto con il cuore aperto e la testa tra le nuvole (in senso positivo). Byron Bay l’ho amata, ma anche Port Macquarie e Sydney avranno sempre un posto preferenziale nella mia lista.

Per quanto riguarda il viaggiare con bambini,  credo che un viaggio vissuto con i loro occhi sia un vero e proprio dono: solo godendo del loro entusiasmo noi genitori possiamo cogliere delle sfaccettature che il nostro essere adulti non ci permette di vedere. Il loro bagaglio culturale è cambiato, loro stessi lo sono: viaggiare rende modesti, indipendenti e permette di abbattere ogni tipo di differenza culturale ecco perché è il regalo più bello che noi possiamo fare loro.

Grazie a Elena che ha reso tutto questo non solo possibile, ma a nostra misura.

 

 

 

 

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