Un viaggio in Sud Africa è un sogno di molti caratterizzato da paesaggi mozzafiato, verdi distese che si alternano a catene montuose, colori incantevoli, splendide spiagge e safari. Questo racconto di una vacanza in Sud Africa è ciò che ha vissuto e provato Valentina: vi auguro una buona lettura.
Mi chiamo Valentina e ciò che vi sto per raccontare è un itinerario di viaggio a Cape town e la Penisola del Capo che mi ha organizzato Elena.
Siamo partiti da Milano in una fredda giornata piovosa invernale dove l’unica alternativa sembrava trascorrere il pomeriggio sul divano con una coperta di pile: quando siamo arrivati all’aeroporto di Cape Town e la porta del terminal si è aperta, siamo stati investiti da un calore avvolgente che ci ha fatto capire subito che veramente eravamo in Africa: il nostro sogno si stava avverando e non potevamo ancora crederci. Eravamo finalmente in un altro continente lontano da tutto ciò che rappresenta l’Occidente: stavamo per entrare in contatto con nuove culture, abitudini e religioni. L’adrenalina era a mille e le aspettative erano così alte che per mesi ho temuto di poterle deludere.
La prima cosa da fare è senza dubbio affittare un’auto: Elena aveva organizzato tutto in merito, ma è comunque possibile farlo al vostro arrivo poiché sono presenti diverse compagnie di rent in aeroporto. Consiglio comunque di organizzare tutto prima di partire in modo da non perdere tempo.
Noleggiare un’auto in Sud Africa dà per scontato che voi conosciate alcune norme: il limite delle strade è 60 km/h tranne in autostrade che diventa 120 km/h. La guida è a sinistra quindi dovete mettere in conto che durante i primi chilometri vi sentirete impacciati e a tratti ansiosi, ma tranquilli, passa prima che possiate rendervene conto. E’ importante avere sempre dei contanti dietro poiché in molti distributori le carte di credito a volte non funzionano. Potete tranquillamente cambiare i soldi appena arrivati in aeroporto, prima di prendere la vostra auto.
Visitare CapeTown è una delle decine di esperienze che potete fare durante un viaggio in Sud Africa. CapeTown è una città che potrebbe rivelarsi a tratti pericolosa quindi è necessario che prestiate attenzione soprattutto nei quartieri più malfamati. Non fatevi condizionare però dalle grate alle finestre poiché le troverete anche nelle zone più benestanti.
Viste le attrazioni che questa città offre, è fondamentale pianificare il più possibile ciò che volete visitare. Per fortuna noi non abbiamo dovuto preoccuparci di questo, ma se non avete una “Elena” a disposizione, dovete mettere in conto questo tipo di ricerche.
L’hotel che Elena ha scelto per noi è il Victoria and Alfred Hotel : la storia di questo hotel si fonde con il lusso moderno che crea una bellezza senza età in una delle zone più affascinanti di CapeTown. Questo hotel offre alcune delle viste più invidiabili del porto di Città del Capo e della Table Mountain.
Il nostro diario di viaggio in Sud Africa continua con due attività emozionantissime: oggi infatti ci siamo dedicati alla Table Mountain e a Kirstenbosh.
Questo Parco Nazionale di Table Mountain vanta più di 50 trekking, quindi è possibile esplorare la zona anche a piedi nonostante noi avessimo optato per la cabinovia all’alba. Raggiungere la vetta durante l’alba o il tramonto, vale da solo il costo di un viaggio in Sud Africa. Non dimenticherò mai l’emozione di quell’ incredibile vista: tutto sembrava essere perfetto, come un quadro, con i colori nitidi che solo delle tempere possono dare. Per fortuna Elena ci aveva avvisati sul freddo che avremmo trovato: trattandosi di una montagna alta 1000 metri con l’Antartide di fronte, non avere l’abbigliamento adatto avrebbe significato rovinarsi uno dei momenti più belli della vacanza.
Photo Taken In Cape Town, South Africa
Il giardino botanico di Cape Town, è un posto meraviglioso, uno spazio enorme, che ospita tutte le biodiversità del Sudafrica: noi abbiamo deciso di trascorrere un intero pomeriggio qui. Per chi ha la fortuna di visitare questo giardino la domenica, esiste la possibilità di partecipare ad uno dei tanti concerti estivi di artisti che si svolgono all’interno del parco.
Il nostro viaggio in Sud Africa è stato caratterizzato da decine di incredibili esperienze: stamani per esempio abbiamo trascorso la prima parte della giornata al villaggio di Hout bay godendoci la visita organizzata in barca a Duiker Island. Quest’isola più che essere una vera e propria isola è un grande scoglio che affiora a circa una mezz’ora di traghetto dal porto di Hout Bay.
La sua particolarità è che è letteralmente piena di foche: si tratta infatti di una piccola zona colonizzata da otarie dove però non è possibile scendere, ma soltanto restare ammaliati da una simile “invasione”.
Subito dopo aver mangiato un boccone siamo partiti alla volta di Chapman’s Peak: la strada sulla Costa Atlantica, tra Hout Bay e Noordhoek nella Penisola del Capo, è una delle strade sul mare più spettacolari del mondo.
La strada parte proprio da Hout Bay e inizia a salire fino al Chapman’s Point, regalando panorami mozzafiato delle baie sabbiose sottostanti.
Questa strada costiera rocciosa offre numerosi punti nei quali è possibile fuoriuscire in modo sicuro dai veicoli e godere di una vista panoramica sulle acque blu dell’Oceano Atlantico. Da qui solitamente si vedono le balene e i delfini, ma noi non siamo stati così fortunati.
Chi pianifica un viaggio in Australia non può non vedere un koala durante il suo tour, per lo stesso motivo organizzare un viaggio in Sud Africa significa scattare mille foto ai suoi famosi pinguini.
L’itinerario del nostro viaggio in Sud Africa non poteva non includere l’esperienza che da Cape Town conduce alla spiaggia Boulders per vedere i pinguini, prima di raggiungere il capo di buona speranza. Oltre ai mitici animaletti bianco neri, dovete aguzzare bene la vista poiché potete imbattervi in altri incontri affascinanti: io per esempio ho intravisto un’antilope e mio marito una balena a largo. Inutile scrivere però che i protagonisti sono stati proprio i piccoli pinguini di Cape Town: questi piccoli animaletti sembrano delle vere e proprio star in mezzo ad una cornice surreale. I loro movimenti, il loro essere così a proprio agio nonostante i mille occhi puntati addosso, rende impossibile non scattare loro centinaia di foto.
Per quanto riguarda il Capo di Buona Speranza è possibile raggiungerlo da un parcheggio da cui partono alcuni sentieri che conducono fino a Cape Point. Penso che si tratti di uno dei trekking panoramici più belli che abbia mai percorso, considerando anche che il pendio è letteralmente ricoperto da una folta foresta di Aloe.
Una volta raggiunta la cima gli unici rumori che abbiamo sentito sono il soffio del vento e il boato dell’oceano che si infrange sulle pareti della Penisola.
Grazie ad Elena per aver organizzato quest’incredibile esperienza e per aver anche pensato alla comodità di pernottare nei pressi di Cape Point. Sarebbe stato troppo impegnativo tornare in città per dormire.
Il Boland ( letteralmente altopiano ) che da Cape Town si estende nell’entroterra, é una rinomata regione vinicola considerata la migliore di tutto il Sudafrica. Le magnifiche catene montuose che circondano Stellenbosch e Franschhoek, con vette che superano spesso i 1500mt, creando un microclima ideale per i vigneti e il contrasto tra i colori delle montagne e quelli dei vigneti, creano un vero e proprio spettacolo per gli occhi.
In questa zona è molto facile trovare esperienze enogastronomiche con degustazione vini e tour nelle zone limitrofe, ma è altrettanto bello perdersi nei vigneti e fare acquisti in una di queste cittadine. Noi ci siamo letteralmente innamorati di Stellenbosch: una graziosa cittadina universitaria, fondata nel 1679 da Simon Var Der Stel, che offre ai suoi visitatori meraviglie architettoniche in tipico stile olandese. Le sue case bianche con i tetti in paglia fanno da padrone incorniciando la cittadina e regalando un’atmosfera da cartolina, simile alla città di Amsterdam. Stellenbosch offre negozi di antiquariato, librerie, enoteche, gallerie d’arte, ristoranti e caffè in cui apprezzare l’atmosfera locale.
Il nostro viaggio in Sud Africa non poteva non prevedere la visita al Kruger National Park, poiché sarebbe stato come andare in Giappone e non visitare Kyoto.
La nostra avventura al Kruger National Park inizia con un volo interno che da Cape Town ci ha condotti a Johannesburg che però non è l’aeroporto più vicino al parco, infatti per avvicinarsi maggiormente al Kruger avremmo dovuto volare su Nelspruit o Hoedspruit, ma avremmo comunque dovuto fare uno scalo tecnico a Johannesburg, quindi abbiamo optato per un volo più breve e un trasferimento auto più lungo.
Il volo British o South African per raggiungere Johannesburg dura circa due ore mentre il trasferimento per il Kruger National Park è di circa 4 ore e mezza: vista la quantità di chilometri da percorrere, abbiamo optato per un trasferimento organizzato anziché noleggiare l’auto. Ovviamente non abbiamo improvvisato niente, visto che è stata Elena a trovarci il transfer per il lodge.
Per quanto riguarda il resort dove abbiamo trascorso la notte, avevo chiesto a Elena di non rivelarmi il suo nome fino all’ arrivo poiché adoro l’idea di avere delle sorprese durante il tour. Questa è stata decisamente la miglior sorpresa che potessi immaginare: il Lion Sands è forse uno dei Top 3 resort che abbia mai visto e la Treehouse che era stata riservata per noi, è una di quelle esperienze che vale il costo del viaggio – la foto del lodge è diventata la copertina del nostro diari dio viaggio al Kruger National Park-. Questa soluzione fornisce la possibilità di dormire sotto uno dei cieli stellati più famosi al mondo: abbiamo avuto l’onore di addormentarci in totale silenzio sotto milioni di stelle lucenti circondati da lanterne. Dormire in questo luogo è stato veramente un lusso che abbiamo voluto concederci visto che erano anni che sognavamo di visitare questo parco soggiornando in un lodge particolare e completamente immerso nella natura.
Questi sono stati i giorni che abbiamo dedicato al safari in Sud Africa: la quantità di animali che siamo riusciti a vedere è stata clamorosa. Sia all’alba che al tramonto abbiamo scattato centinaia di foto a felini, elefanti, giraffe e una leonessa con i cuccioli.
E’ stato come vivere in prima persona un documentario di National Geographic: mai mi sono sentita così spettatrice di un mondo diverso dal nostro.
Un racconto di un viaggio in Sud Africa – safari in Sud Africa è sinonimo di: emozioni, vibrazioni, sentimenti, gratitudine e stupore. Un insieme di meraviglie in grado di generare ricordi per i prossimi dieci anni.
Per i Safari Elena ci aveva organizzato alcune uscite direttamente con il resort (in quanto erano incluse nella tariffa), ma ne aveva previste altre con guide locali di sua conoscenza. Affidarsi a chi conosce persone del posto e ha contatti diretti con loro è sicuramente ciò che può fare la differenza in un viaggio del genere.
Elena aveva previsto anche momenti di assoluto relax fatti di aperitivi al tramonto e letture di libri sulla nostra Treehouse: prima della nostra partenza non ha fatto altro che ripeterci che una tale natura oltre che vissuta va anche contemplata. Impossibile darle torto.
Questa terra mi ha letteralmente stregato, è come se ogni giorno mi avesse dato l’opportunità di scoprire una nuova ricchezza: le spiagge, le strade panoramiche, gli animali, i vigneti e le persone così grate per il loro paese. Mi mancheranno tanti aspetti e moltissime saranno le emozioni che conserverò: il primo tramonto, il primo pinguino avvistato, la prima montagna “conquistata”, il primo felino fotografato e la sorpresa di Elena al Kruger.
Non saprò mai ringraziarti abbastanza Elena per la cura con cui hai organizzato questo viaggio e realizzato uno dei miei sogni più ricorrenti. “Viaggiare con te” è stato come avere per mano un’amica immaginaria in grado di consigliarmi il modo migliore per avvicinarmi, conoscere e innamorarmi dell’Africa. Entrare a far parte del mondo di Souri Trip è una vera gioia e non vedo l’ora di imbarcarmi nuovamente.
Grazie,
Valentina
Tre passaggi per costruire assieme il tuo itinerario perfetto:
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