• Viaggio alle isole Cook: i posti da sogno

Data pubblicazione: 07 nov 2019 - Categoria: Travel idea - Categoria: Senza categoria

Esistono luoghi che ti colpiscono più di altri, non tanto per ciò che gli occhi vedono, ma per quello che le persone riescono a trasmettere: sto parlando di andare oltre un bel panorama, assorbire uno stile di vita nuovo e calmo, che racchiude ciò che può essere riassunto con… “lo spirito del Pacifico”.

La domanda sarebbe legittima: perché spingersi dall’altra parte del mondo, in un minuscolo atollo vulcanico, nel mezzo all’Oceano e compiere un viaggio alle isole Cook?

Perché protrarsi lontano da tutto è un po’ come distaccarsi da tutto ciò che siamo, affrontando un viaggio dentro noi stessi per poi conoscerci meglio. Le Cook non sono solo Aitutaki e la sua laguna; queste isole rappresentano una destinazione autentica ed emozionante, ricca di mille sfumature. Solo chi ha visitato il Pacifico capirà appieno il valore aggiunto di questi luoghi.

La Polinesia neozelandese si trova tra quella Francese e le isole Samoa. È considerata una delle mete di mare più belle del mondo, ma come vi ho già accennato c’è ben altro.

 

Come arrivare alle Cook

Per raggiungere queste isole sono necessarie molte ore di volo ed ecco perché spesso vengono utilizzate come estensione mare di destinazioni come Australia o Nuova Zelanda.
La prima volta che ho intrapreso un viaggio alle Cook, è stato proprio partendo da Auckland.

Se avete intenzione però di raggiungere questa destinazione senza soste intermedie, è una buona idea partire da Los Angeles, che però non offre voli giornalieri per le Cook, come invece capita dalla Nuova Zelanda e dall’Australia.
A differenza di ciò che si pensi, il Pacifico è assolutamente una meta baby friendly nonostante spesso venga scelta per i viaggi di nozze.

 

Viaggio alle Isole Cook: come muoversi

Le isole sono collegate da voli interni operati da Air Rarotonga, che permettono di raggiungere anche isole meno conosciute come il piccolo paradiso di Atiu.
Sulle isole maggiori è consigliato il noleggio di un’auto o di un motorino. Per l’auto è sufficiente avere la propria patente di guida, nel caso in sui si voglia optare per un motorino invece, è richiesta la patente A altrimenti bisogna superare il test presso la stazione centrale di Polizia ad Avarua dove si può ottenere il rilascio della patente delle isole Cook ad un costo di 20 NZD. Si guida alla parte opposta come in Nuova Zelanda e dovrete prestare attenzione ai cani randagi ed ai bambini lungo strada (non ci sono marciapiedi se non in città ad Avarua sull’isola di Rarotonga). Rispettate il limite di velocità (30 km in città e 50 fuori città) e indossate il casco.
Rarotonga è molto facile da esplorare: esiste un’unica strada che costeggia la spiaggia e corre lungo tutto il perimetro dell’isola (32 km circa). Circumnavigandola da una parte o dall’altra prima o poi si arriverà a destinazione.
Se preferite i mezzi pubblici, esiste un servizio di autobus, un metodo economico e comodo per muoversi. Il costo del biglietto è di 5 NZD a corsa e di 30 NZD per dieci corse. Potete salire e scendere a richiesta ovunque, tranne che in centro ad Avarua, dove l’unica fermata possibile è il “capolinea” al Cook’s Corner.

Vi presento i paradisi più famosi e consigliati per un viaggio alle isole Cook

RAROTONGA

È stata la prima isola che ho visitato, poiché è proprio qui che i voli internazionali atterrano. “Raro” ha rappresentato per me la vera scoperta delle Cook, poiché amo definirla l’isola che non ti aspetti. Questo luogo ti prende contropiede… inizialmente ho addirittura pensato di poterne rimanere delusa, ma poi ho capito che ciò che all’inizio non riuscivo a comprendere era il suo valore aggiunto, che si è rivelato dopo qualche tempo.
In queste isole si vive ancora con un concetto quasi tribale: il rispetto reciproco e per la propria terra, è la loro vera ricchezza. Nessuno giudica, tutti agiscono per solidarietà.

L’isola è di proprietà Maori e questo significa che nessuna influenza o colonizzazione appare evidente come accade invece nella vicina Polinesia francese: il mare e le sue lagune sono solo una piccola parte di ciò che potete vivere qui. Circondati dall’Oceano Pacifico, avete una sola missione durante la giornata: affittare un mezzo e inseguire il sole facendo il tour delle spiagge “Segui il sole e tutto sarà più chiaro”. Spesso mi sono sentita dire che non è necessario spingersi così lontano per vedere un bel mare, ma ripeto: non è la bellezza o la purezza dell’acqua che ti spinge fino qui, ma il desiderio di scoprire che esistono ancora persone in grado di essere consapevoli di quale sia la vera ricchezza. Esistono paesi in cui regna la “povertà” e gli abitanti sembrano inebriati da non so quale magia, qui è diverso: le isole Cook non hanno senza tetto, tutti sono in grado di mantenersi grazie ai frutti della terra. Qui ho incontrato un commerciante che mi ha regalato l’intera spesa poiché, causa bancomat rotto, non avevo contanti a sufficienza: “Prendi tutto, non importa. Qui non siamo abituati come voi. Sono altri i valori che contano, ma non preoccuparti, avrai tutto il tempo per capirlo”.

 

Quei sorrisi e la continua sensazione di essere al tuo posto, senza alcun tipo di giudizio o pregiudizio: questo è ciò che ho amato di questo luogo.

I giardini tropicali di Maire Nui rappresentano una delle prime tappe per un viaggio alle isole Cook, un luogo incantevole che ritrae al meglio l’esuberante natura tropicale dell’isola, con i suoi Hibiscus, frangipani e rigogliose piantagioni. Ogni villaggio dell’isola si rifornisce di acqua tramite vasche di filtraggio che si trovano alle basi delle vallate: le passeggiate che si possono compiere qui oltre, ad essere molto semplici, sono incredibilmente sceniche e rappresentano un’ottima introduzione alla vita rurale dell’isola.
Poco distante dal noto Sheraton (l’hotel fantasma) si trova l’unica – a meno che non riusciate a scoprire le altre due – cascata accessibile dell’isola. La strada che conduce qui costeggia agrumeti, piantagioni di banane e impressionanti foglie di taro giganti. Altra immancabile passeggiata è quella nella Valle di Takuvaine: un sentiero nascosto tra alberi secolari che, dopo aver superato un piccolo ruscello di acqua sorgente, sbocca in una valle incantata, composta da terrazze di taro e spettacolari viste sulle montagne.

Se desiderate una visita in “città”, Avarua fa al caso vostro: è qui che potete comprare perle, parei e artigianati locali.

La spiaggia di Muri è senza dubbio la più nota, viste le lagune e i gli isolotti disabitati che ha di fronte, ma una valida alternativa è Black Rock che prende il nome da una delle poche rocce vulcaniche immerse nella laguna. Il contrasto tra la roccia nera e il turchese delle acque che la circondano la rende il luogo perfetto per scatti da ricordare.

viaggio alle isole Cook

AITUTAKI

Digitate su Google “laguna più bella al mondo” e oltre alla Nuova Caledonia, apparirà magicamente il nome di Aitutaki. Il mare in questo angolo di mondo, soprattutto nelle isole di Honeymoon e One Foot Island, è qualcosa di stupefacente. Appassionati di acqua salata a ogni latitudine, ormai esperti di Oceano Indiano ed esploratori della Polinesia Francese, non avrei mai pensato di rimanere così incantata da questo azzurro. Queste isole disabitate rappresentano quanto di più incontaminato una persona si possa immaginare: la trasparenza dell’acqua, la calma della laguna e l’azzurro del cielo a contrasto sono in grado di guarire qualsiasi anima. Affidarsi alla canoa e gironzolare tutto il giorno in questa magica laguna non è un modo per non annoiarsi, ma il sistema ideale per godersi a pieno l’immensità di questo luogo. Non ho mai visto tante tonalità di turchese e realizzato cosa fosse veramente questa laguna finché non mi è apparsa davanti dalla prua della barca. Emozionarsi e non abituarsi mai alla bellezza del mondo: questa è la vera ricchezza.Particolarità e curiosità di One Foot Island: ricordatevi di portare con voi il passaporto poiché, una volta sbarcati, verrà timbrato con il marchio distintivo che caratterizza quest’isola: la pianta di un piede!

Il “know how” che mi sono costruita su queste isole è qualcosa di grande, unico, di cui vado molto gelosa e fiera, poiché solo chi ha speso del tempo qui può realmente capire e consigliare il Pacifico, questo Pacifico.

Sia ad Aiutaki che a Rarotonga si mangia molto bene: il pesce è freschissimo, la carne viene dalla Nuova Zelanda ed esistono molte scelte vegane e vegetariane più o meno in tutti i locali.

Da non perdere l’Ika Mata (specialità locale fatta con tonno crudo marinato in spezie e latte di cocco), i cocktails del Shipwreck Hut e i dolci di Le Bonne Vivant.

 

viaggio alle isole Cook

Viaggio alle isole Cook: ATIU

La terza isola che abbiamo esplorato è la meno conosciuta e turistica: si tratta di un atollo “rialzato”, ovvero di un’isola che è stata separata dal mare di alcune decine di metri. Il reef, molto vicino all’isola, comporta una potenza tale delle onde da spaventare ad ogni infrangersi sulla barriera. L’isola è letteralmente invasa dalla vegetazione: un’intera foresta da scoprire liberamente, che vi permette di fare passeggiate tra alberi secolari e fiori profumati, per sbucare su spiagge candide circondate da quello che sembra un “mare in tempesta”. Una delle zone più affascinanti è il Coral Garden: una piccola piscina spettacolare e naturale che si trova un metro sopra il livello medio del mare. La laguna è tenuta piena dalle onde delle tempeste vicino all’Antartide, che si infrangono sulla scogliera e la colmano. A volte queste onde si fermano e la laguna si svuota: tutti i pesci quindi entrano nell’unico punto profondo, denominato il giardino di corallo. Se sei fortunato, saprai cogliere un momento fantastico per fare snorkeling.
Atiu è molto famosa anche per le grotte e per la sua piccola comunità composta da poche centinaia di persone. Trascorrere qualche giorno qui significa dedicare giornate intere a passeggiate ed esplorazioni: non potrete fare a meno di innamorarvi di questi luoghi magici.

viaggio alle isole Cook

Atiu è collegata a Rarotonga ed Aitutaki alcune volte a settimana da Air Rarotonga, la quale impiega piccoli aeromobili turboelica (il nastro dei bagagli non esiste, il servizio è a mano). Sull’isola non esiste il trasporto pubblico: il trasferimento dall’aeroporto presso la struttura dove si soggiorna è organizzato dalla struttura stessa, la quale offre anche la possibilità di noleggiare biciclette e scooter per spostarsi liberamente e per raggiungere tutti gli angoli dell’isola.

Non vi aspettate grandi hotel o resort ad Atiu, poiché la disponibilità di alloggi è molto limitata. Noi abbiamo soggiornato ad Atiu villas: struttura piccola, molto accogliente, in grado di creare un’atmosfera del tutto familiare con gli altri ospiti.
La sera si cena tutti assieme condividendo il piccolo ma ottimo buffet, preparato dalla cuoca.

Disegno il tuo viaggio su misura, poiché molti sono i modi per esplorare queste isole: un viaggio alle isole Cook infatti può essere arricchito e personalizzato in decine di modi diversi e questo è possibile grazie alle agenzie locali che collaborano a questo progetto.
Che si tratti di un viaggio di nozze o di una semplice vacanza in coppia o con bambini, riesco ad adattare qualsiasi vostra richiesta.

Souri Trip

Il viaggio su misura

Tre passaggi per costruire assieme il tuo itinerario perfetto:

1) Spiegami che viaggiatore sei;

2) Troviamo la tua destinazione;

3) Organizzerò il tuo viaggio su misura,
occupandomi di tutto.

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